(Spoiler: sono davvero buoni!..)
Con questo articolo vi portiamo dietro le quinte della macchina della comunicazione che ha accompagnato l’evento. Una macchina fatta di voci, immagini, post, video, mail, persone. Una macchina che ha lavorato con un solo obiettivo: far sì che il Forum si sentisse, si vedesse, si capisse. E restasse.
Ecco che numeri abbiamo fatto (e perché ne andiamo fieri)
Sui social ci hanno visti. In tanti.
In tre giorni:
- Più di 21.000 visualizzazioni su LinkedIn
- Oltre 26.000 su Instagram
- Più di 1.200 su Facebook, dove la pagina è attiva solo da poche settimane
Ma soprattutto, non ci hanno solo visti: ci hanno ascoltati. Hanno cliccato, reagito, condiviso.
Su LinkedIn, i contenuti pubblicati hanno generato:
- quasi 12.000 clic
- 131 nuovi follower (uno per ogni visita unica alla pagina!)
- oltre 180 menzioni spontanee da parte di stakeholder, partner, media
Su Instagram:
- 80 stories taggate da chi ha partecipato e raccontato il Forum con entusiasmo
- Visualizzazioni arrivate quasi per metà da persone che non ci seguivano ancora
- Un bel segnale: il messaggio si è mosso, ha raggiunto nuove persone.
Una strategia semplice, ma curata: esserci, raccontare, coinvolgere
Abbiamo raccontato il Forum in diretta e nei giorni precedenti, con grafiche, volti, voci, citazioni, reel, immagini dal backstage, e una narrazione che parlasse sia al mondo dell’innovazione che a chi ci segue per capire meglio cosa accade nel Made in Italy che cambia.
Il risultato?
Un crescendo continuo di attenzione. Sui social, ma anche fuori.
💬 La stampa e i media? Hanno risposto
Durante il Forum sono uscite oltre 120 menzioni tra articoli, blog, post e condivisioni su canali diversi. Il picco è arrivato tra il 24 e il 26 giugno, ma il racconto è andato avanti anche dopo.
E – cosa mai scontata – non c’è stata nemmeno una voce critica. Tutti i commenti e le citazioni sono stati positivi o neutri, con parole come sostenibilità, ricerca, industria, digitale, transizione a tornare spesso.
Esattamente i valori che volevamo mettere al centro.
Le campagne pubblicitarie? Un acceleratore, non un megafono
Sì, abbiamo investito anche in comunicazione a pagamento. E lo abbiamo fatto in modo selettivo.
Su LinkedIn e Instagram, ad esempio, abbiamo raggiunto quasi 3 milioni di persone.
Ma non era una corsa ai numeri: era una strategia per portare l’evento alle persone giuste, al momento giusto, con contenuti che potessero incuriosire, informare, spingere a partecipare.
E adesso?
Ora possiamo tornare a lavorare, su altri progetti e in gruppo, come sempre.
Perché la comunicazione non lavora mai da sola: è parte di un sistema che risulta perfetto e performante quando ogni funzione – strategia, operatività, relazioni, contenuto scientifico – si muove in modo coordinato.
Un lavoro di squadra vero, dove ognuno sa cosa fare, quando farlo, ma soprattutto sa come contribuire al risultato comune.
Ed è proprio questa sinergia che trasforma un evento in un’esperienza memorabile.