Innovazione e sostenibilità: l’Italia ha la stoffa, MICS cuce il modello

Le crisi ambientali e sociali che stiamo vivendo richiedono un rinnovato impegno verso la sostenibilità.

Nella consapevolezza che non esistono ricette valide in assoluto ed ogni contributo, seppur parziale, è importante. Con i diversi paesi che, in base alle specificità territoriali, al modello produttivo, alla cultura, alla storia possono contribuire diversamente.

Così il Made in Italy ha sempre praticato una specifica via alla sostenibilità. Si pensi alle similitudini tra il modello distrettuale e il modello di simbiosi industriale, l’attenzione verso la customizzazione–personalizzazione, la propensione alla circolarità, la capacità di produrre cose dell’affezione.

In un tale scenario, il progetto Mics – Made in Italy circolare e sostenibile rappresenta una decisa accelerazione, intervenendo sugli elementi di debolezza del Paese – un’innovazione principalmente incrementale, un generalizzato ritardo nella transizione digitale, gli elevati costi di produzione, il difficile incrocio tra domanda e offerta di competenze, l’incapacità nel fare sistema…

Tra le tante soluzioni proposte – definizione di materiali circolari e smart, soluzioni bio-inspired, additive manufacturing, digital twin, applicazioni di mixed reality, nuovi modelli di business. Con ricadute sul sistema delle imprese a livello diretto ed indiretto: plus competitivo in termini di comunicazione, riduzione di costi, limite ai consumi, contenimento delle emissioni, riutilizzo degli scarti di lavorazione, razionalizzazione del processo produttivo, miglioramento della qualità nel lavoro, salute e sicurezza, adeguamento alla normativa o anticipazione della stessa. Ma anche sulle Università e gli enti di ricerca: nuovi laboratori ed attrezzature, ricercatori formati, competenti sulle sfide presenti e future; abituati a operare nell’interdisciplinarietà; capaci di contribuire alla competitività delle imprese; in grado di attrarre finanziamenti – leggere un bando di ricerca, scrivere un progetto, redarre un report; abili a parlare il linguaggio scientifico di un progetto di ricerca a livello Ue, nazionale, locale; parte di un network che rimarrà nel tempo.

Il tutto a rafforzare una via italiana al tema, in grado di conciliare sostenibilità ed accrescimento competitivo.

Giuseppe Lotti, Coordinatore Scientifico degli Spoke MICS