Il problema ambientale rappresentato dai rifiuti tessili
La produzione di rifiuti tessili pre e post-consumo e il loro smaltimento rappresentano un problema ambientale destinato a diventare sempre più rilevante. Attualmente, l’incenerimento e le discariche, sia all’interno che all’esterno dell’Europa, sono la principale destinazione finale dei rifiuti tessili.
La simbiosi industriale come strategia per affrontare il problema dei rifiuti tessili
In un sistema produttivo tradizionale, basato sull’economia lineare, le materie prime vengono estratte o raccolte e trasformate in prodotti, che vengono utilizzati e infine scartati come rifiuti. I processi produttivi generano altresì scarti che rappresentano rifiuti da smaltire. Al contrario, in un sistema produttivo basato sull’economia circolare, i rifiuti vengono valorizzati e diventano risorse utilizzabili in nuovi processi.
La simbiosi industriale, che si verifica quando un’azienda sostituisce – totalmente o parzialmente – i propri input produttivi con scarti di produzione generati da altre aziende, è una delle strategie di maggior impatto per supportare la transizione verso l’economia circolare, riducendo il consumo di risorse e lo smaltimento di rifiuti.
Le pratiche di simbiosi industriale possono essere utili per ridurre il problema dei rifiuti tessili pre-consumo, poiché questi rifiuti possono diventare un input di produzione per lo stesso o per altri settori. Le opportunità e le sfide derivanti dall’uso dei rifiuti tessili come input di produzione da impiegare nella realizzazione di prodotti di arredo non sono stati ancora studiati in maniera esaustiva.
Le opportunità di simbiosi industriale per trasformare i rifiuti tessili in risorse per l’arredo
Il progetto “FROM TEXTILE WASTE TO RESOURCE: EXPLORING INDUSTRIAL SYMBIOSIS OPPORTUNITIES BETWEEN THE TEXTILE AND THE FURNITURE SECTORS”, sviluppato nell’ambito del MICS (Spoke 7) e coordinato dal Politecnico di Bari, mira ad analizzare e sviluppare modelli per la simbiosi industriale e ad identificare opportunità di simbiosi industriale per trasformare i rifiuti tessili in risorse per il settore dell’arredo, contribuendo così all’adozione di pratiche di simbiosi industriale tra questi due settori. In tal modo contribuisce alla transizione verso un’economia circolare in settori strategici del Made in Italy attraverso la valorizzazione del rifiuto tessile come input produttivo per il settore arredo.
L’analisi del territorio come punto di partenza per individuare opportunità di simbiosi industriale
Per comprendere potenziali opportunità di simbiosi industriale nel Distretto produttivo del mobile imbottito della Murgia, sono state utilizzate delle Gigamap come strumenti visivi per rappresentare la complessità del territorio della regione Puglia e del Distretto, incorporando dati qualitativi e quantitativi raccolti attraverso la ricerca desk e sul campo.
Da questa analisi sono state identificate delle sfide raggruppate in cinque macroaree (scarti di pelle, scarti tessili, scarti agroalimentari, scarti post-consumo e mancanza di relazioni), che hanno portato all’identificazione di potenziali opportunità di simbiosi industriale all’interno del territorio.
Queste opportunità rappresentano la base di partenza per una mappatura delle connessioni simbiotiche – in termini di attori, processi, flussi e relazioni – all’interno del territorio e la loro progressione nel breve, medio e lungo termine attraverso l’implementazione di azioni chiave identificate come leve per il cambiamento.
I rischi per le imprese del settore dell’arredo che utilizzano rifiuti tessili
L’analisi di casi studio di imprese italiane operanti nel settore dell’arredo ha permesso di individuare i principali rischi associati all’adozione di pratiche di economia circolare, evidenziando una maggior rilevanza dei rischi operativi, e di identificare il riciclo come pratica più rischiosa.
Strategie chiave per la mitigazione di tali rischi sono l’utilizzo di tecnologie digitali per la tracciabilità delle risorse e la collaborazione e la condivisione delle informazioni con i principali stakeholders.
La percezione dei consumatori in riferimento a prodotti dell’arredo realizzati a partire da rifiuti tessili
Un’indagine condotta su un campione di 1.156 consumatori italiani ha analizzato le percezioni e le intenzioni d’acquisto relative ad un divano derivante da simbiosi industriale – con rivestimento e imbottitura realizzati con scarti dell’industria tessile – evidenziando che un’elevata percentuale di consumatori è favorevole all’acquisto. Diversi fattori possono aumentare la propensione all’acquisto, riducendo il livello di compromesso richiesto al consumatore o aumentando il livello di fiducia verso l’impresa o il prodotto.
Nuove applicazioni dei rifiuti tessili per il settore dell’arredo
Tra le possibili applicazioni dei rifiuti tessili nel settore dell’arredo, il progetto ha studiato l’impiego di pannelli realizzati con scarti dell’industria tessile all’interno di sedute imbottite, realizzando un prototipo di poltrona e testandone le proprietà fonoassorbenti e le prestazioni ambientali. I risultati dimostrano che il prototipo della poltrona ha un miglior assorbimento acustico sull’intera gamma di frequenze e minori impatti ambientali nel ciclo di vita rispetto ad un prodotto analogo che utilizza pannelli in poliuretano.
I rifiuti come risorse per la competitività delle imprese italiane
Attraverso le molteplici attività condotte da circa 30 ricercatori e ricercatrici coinvolti, il progetto contribuisce alla transizione verso un’economia circolare e alla competitività delle imprese in due settori strategici del Made in Italy (tessile e arredo), costituendo altresì un esempio di successo che può essere esteso ad altri settori. I modelli sviluppati e i risultati conseguiti possono essere infatti applicati per identificare e implementare nuove opportunità di simbiosi industriale tra diversi settori.