Il 28 ottobre, nella cornice di Confindustria Brescia, imprenditori, accademici e rappresentanti delle istituzioni hanno partecipato all’ultima tappa del Roadshow di MICS.
MICS rappresenta oggi il più grande progetto di ricerca mai finanziato in Italia dedicato al Made in Italy: con oltre 1.000 ricercatori coinvolti e 146 progetti di ricerca attivi in 8 aree tematiche, sono stati già prodotti risultati concreti – dai brevetti industriali ai casi applicativi nelle imprese.
20 progetti sono guidati o co-coordinati dall’Università di Brescia, che si conferma uno dei poli più attivi del programma. Tra questi figurano il progetto “Amélie”, dedicato al riciclo delle batterie esauste al litio tramite una tecnologia a microonde brevettata, e il progetto “Digital Reed for Smart Product”, sviluppato in collaborazione con Scm Group, che utilizza il machine learning per migliorare la precisione dei sistemi di produzione flessibili.
Innovazione e alleanze per il futuro del manifatturiero lombardo
Promosso con il supporto organizzativo delle Case del Made in Italy, l’evento – dal titolo “Tecnologie, alleanze e nuove opportunità per l’industria che non si arrende” – ha riunito università, imprese e istituzioni per un confronto aperto su trasformazione digitale, ricerca applicata e formazione tecnica come leve strategiche per la crescita del sistema produttivo.
Innovare per crescere: il ruolo dell’università nel futuro dell’industria bresciana
Il primo panel ha esplorato il legame tra formazione, ricerca applicata e impresa, con un focus sulle nuove competenze richieste dall’Industria 5.0. Al centro del dibattito, la necessità di costruire un sistema formativo capace di anticipare i bisogni del mercato e di integrare saperi tecnici, digitali e umanistici per accompagnare la trasformazione delle imprese. Si è parlato di formazione continua, di collaborazione tra università, ITS e aziende, e del ruolo della ricerca applicata come ponte tra innovazione scientifica e produttività industriale.
Ambiente e competitività: verso un nuovo concetto di “green”
Il secondo panel ha affrontato il tema della sostenibilità come leva di competitività e innovazione per le imprese lombarde, evidenziando il ruolo delle tecnologie pulite, delle filiere circolari e della collaborazione tra pubblico e privato nel costruire un modello di sviluppo più equilibrato e resiliente.
Il confronto ha toccato le sfide legate alla decarbonizzazione dei processi produttivi, alla gestione efficiente delle risorse e dei materiali, e al ripensamento delle catene del valore in chiave green. È emersa una visione condivisa: la transizione ecologica non rappresenta più un vincolo, ma un fattore strategico di crescita e attrattività, capace di generare innovazione, investimenti e nuove opportunità per il tessuto produttivo lombardo.
Dalla Lombardia al mondo: le prospettive “glocal” del manifatturiero Made in Brescia
L’ultimo panel ha analizzato le opportunità di internazionalizzazione e le sinergie tra distretti, supply chain e filiere globali, con un focus sull’evoluzione del modello “glocal” di competitività industriale. Brescia si conferma una delle capitali del manifatturiero italiano e protagonista della trasformazione verso un’industria più innovativa, sostenibile e competitiva.
Per riassumere, l’incontro bresciano ha posto l’accento sull’importanza di rafforzare il legame tra ricerca e impresa per accelerare i processi di innovazione digitale, sul ruolo strategico della formazione tecnica e universitaria nel colmare il mismatch di competenze e sulla necessità di costruire ecosistemi industriali sostenibili e interconnessi.
Con la tappa bresciana, il Roadshow di MICS ha concluso il suo viaggio nei territori simbolo dell’eccellenza italiana, rafforzando il dialogo tra scienza, industria e istituzioni: un passo in più verso un Made in Italy che guarda avanti, unito, circolare e competitivo.