L’Osservatorio FiLA dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara ha rappresentato l’Abruzzo all’Expo 2025 di Osaka
Un filo invisibile, ma tenace, ha legato l’antica tradizione della lana abruzzese al futuro sostenibile immaginato dall’Esposizione Universale di Osaka 2025.
È stato proprio questo filo che l’Osservatorio FiLA – Filiera Produzione Sostenibile Lane Autoctone, progetto di ricerca e sviluppo del Dipartimento di Architettura dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, ha intessuto nel Padiglione Italia, rappresentando la Regione Abruzzo lo scorso giugno 2025 durante la Settimana ad essa dedicata.
L’Osservatorio FiLA – Filiera Produzione Sostenibile Lane Autoctone è un progetto finanziato nell’ambito del partenariato esteso MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile e sostenuto dai fondi PNRR.
Una vetrina globale per un patrimonio locale
L’Expo 2025 di Osaka, in programma dal 13 aprile al 13 ottobre, è intitolato “Designing Future Society for Our Lives – Progettare la Società del Futuro per le Nostre Esistenze”.
In questo contesto altamente innovativo, l’iniziativa FiLA si è distinta per il suo approccio originale: partire da una materia prima antica, la lana autoctona, per esplorare scenari di sostenibilità, rigenerazione e cooperazione internazionale. FiLA si è proposta come ponte tra tradizione e innovazione, tra cultura materiale e sfide ambientali contemporanee. L’obiettivo era rilanciare la filiera della lana regionale con uno sguardo nuovo, valorizzando la sapienza artigianale, stimolando l’innovazione nei materiali e promuovendo alleanze produttive e culturali oltre i confini nazionali.
Un’esperienza immersiva tra arte, paesaggio e memoria
Due sono stati gli interventi principali della partecipazione di FiLA all’Expo.
Il primo è stato un percorso espositivo immersivo dal titolo “L’heritage della lana in Abruzzo”, che ha celebrato i paesaggi, i saperi e le storie della transumanza e della lavorazione della lana. All’interno di questa ricca narrazione si è distinta l’opera della tessitrice Valeria Befani (“Chiu Tessitura” di Calascio, L’Aquila) che ha portato la fisicità del suo telaio unita all’heritage intangibile della sua maestria al Padiglione Italia, intrecciando la memoria dei gesti antichi con l’espressività del design contemporaneo. L’esposizione si è trasformata in un vero e proprio dispositivo culturale, raccontando non solo un prodotto, ma un intero ecosistema fatto di territori, saperi situati, stagioni e comunità. Un viaggio nella filiera della lana che ha rappresentato anche un viaggio nell’identità di una regione e nella sua capacità (e volontà) di reinventarsi.
Dialogo tra culture: la tavola rotonda “Wool for Future”
Il secondo momento chiave è stata la tavola rotonda internazionale intitolata “Wool for Future – materiali resilienti per una società circolare”.
In questa occasione, ricercatori italiani e giapponesi si sono confrontati sulle potenzialità strategiche dei materiali locali e delle filiere corte. Tra i partecipanti italiani figuravano Alessio D’Onofrio, Luciana Mastrolonardo, Raffaella Massacesi e Rossana Gaddi, docenti del Dipartimento di Architettura dell’Università “G. d’Annunzio”. Per il Giappone, ha partecipato Makiko Tsumura, direttrice del Japan Institute of Design Promotion. L’incontro ha dato vita a una riflessione multidisciplinare sul valore dei materiali naturali e sulla necessità di modelli produttivi rigenerativi e collaborativi, in piena coerenza con il tema del Padiglione Italia “Art Regenerates Life- Arte che rigenera Vita”, che ha visto nell’arte e nella tecnica strumenti per dare nuova vita a risorse materiali e culturali.
Un progetto tra ricerca, impresa e formazione
FiLA non è solo un progetto culturale, ma soprattutto una ricerca scientifica con una missione ambiziosa: sviluppare un modello circolare per la filiera della lana autoctona, oggi in difficoltà a causa della scarsa redditività, della frammentazione della sua filiera e della forte concorrenza internazionale.
Il gruppo di ricerca, coordinato dalla prof.ssa Rossana Gaddi, ha riunito competenze in design, architettura e merceologia, con l’obiettivo di ridare valore a un settore produttivo marginalizzato e trasformarlo in un volano di sviluppo sostenibile.
L’Osservatorio FiLA lancerà da settembre 2025 una piattaforma digitale in grado di mettere in rete allevatori, artigiani, imprese, designer, innovatori e ricercatori, favorendo l’innovazione aperta e lo scambio di buone pratiche.
Una visione condivisa tra Abruzzo e Giappone
La partecipazione del progetto FiLA all’Expo ha rappresentato una grande opportunità strategica per costruire un ponte tra Abruzzo e Giappone, articolato su tre assi fondamentali, quello culturale-scientifico, dove la lana è testimone e risorsa del patrimonio culturale e di sostenibilità; quello formativo-educativo, attraverso scambi di conoscenza tra università e centri culturali; e -non ultimo- quello produttivo-commerciale, in dialogo con pubblico e imprese attente a qualità e innovazione.
L’intervento del progetto FiLA è stato realizzato con il supporto della Regione Abruzzo e dell’Agenzia di Sviluppo – Camera di Commercio Chieti-Pescara, che hanno scommesso sulla valorizzazione delle eccellenze locali in un contesto internazionale di alto profilo.
Lana come materia del futuro
Spesso considerata un materiale del passato, la lana ha dimostrato invece di essere una risorsa chiave per ripensare il futuro: dalla bioarchitettura all’economia circolare, dal design sostenibile alla moda responsabile.
FiLA ha evidenziato come la ricerca applicata possa rigenerare non solo un materiale, ma anche l’intero ecosistema culturale e territoriale che lo produce.
La lana abruzzese, autentica e versatile, è emersa come simbolo di un’economia nuova, capace di unire tradizione e futuro, artigianato e tecnologia, locale e globale.
In un mondo in continua trasformazione, dove il rischio di perdita delle identità locali è elevato, FiLA ricorda quanto possa essere strategico ripartire dal proprio territorio per generare innovazione autentica.
L’Expo di Osaka ha offerto all’Abruzzo una vetrina globale per raccontare il valore del suo territorio e delle sue conoscenze e tradizioni, e soprattutto della sua capacità di guardare lontano. Un futuro più giusto, consapevole e sostenibile, che può iniziare la sua tessitura proprio da un filo di lana.
SEGUI LE ATTIVITÀ E GLI AGGIORNAMENTI DELL’OSSERVATORIO FILA
Web – www.osservatoriofila.it
Social – @osservatoriofila
Il video “Abruzzo Living Heritage” presentato per FiLA @Expo Osaka – Padiglione Italia
(Realizzato da Giulia Panadisi – giulia.panadisi@unich.it)
Responsabile scientifico
Prof.ssa Rossana Gaddi, professoressa Associata in Design, Dipartimento di Architettura, Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara.
e-mail: rossana.gaddi@unich.it | Tel: +39 347 7872494
Project Manager
Prof.ssa Luciana Mastrolonardo, ricercatrice in Progettazione tecnologica e ambientale, Dipartimento di Architettura, Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara.
e-mail: l.mastrolonardo@unich.it | Tel: +39 320 8184794
GRUPPO DI RICERCA ESTESO
Design Laura Boffi, Massimo Di Nicolantonio, Alessio D’Onofrio, Rossana Gaddi, Davide Galieri, Simone Giancaspero, Antonio Marano, Raffaella Massacesi, Letizia Michelucci, Emilio Rossi
Architettura Giulia Candeloro, Valentina Ciuffreda, Luciana Mastrolonardo, Donatella Radogna
Merceologia Maria Gabriella Iacutone, Andrea Raggi, Raffaella Taddeo