Francesco Brandi vince una MSCA-PF sul riciclo chimico delle plastiche

Francesco Brandi vince una MSCA-PF sul riciclo chimico delle plastiche

Francesco Brandi, ricercatore a tempo determinato presso l’Istituto di Chimica dei Composti Organo Metallici (ICCOM) del CNR e membro dello Spoke 3 di MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, ha ottenuto una prestigiosa Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowship (MSCA-PF) nell’ambito del programma HORIZON-MSCA2024-PF-01, finanziato dall’Unione Europea.

Il progetto vincitore, intitolato “REFLOWER – Polyester Catalytic Chemical Recycling in Continuous Flow Reactors”, mira a sviluppare un sistema di riciclo chimico catalitico in flusso continuo per la valorizzazione degli scarti plastici, convertendoli in composti chimici ad alto valore aggiunto. Il progetto è ispirato alle attività di ricerca portate avanti in Cycloplastic Economy, uno dei progetti di punta dello Spoke 3 di MICS, dedicato alla rigenerazione dei residui plastici provenienti dai settori tessile, arredamento, calzature e packaging.

La borsa MSCA-PF rappresenta uno dei finanziamenti europei individuali più ambiti nel panorama della ricerca. Il bando, parte del programma Marie Skłodowska-Curie Actions, ha l’obiettivo di favorire la mobilità dei ricercatori a livello internazionale e promuovere l’eccellenza scientifica, permettendo agli studiosi di tutte le discipline, età e nazionalità di condurre progetti innovativi presso enti di ricerca o università in Europa.

Nel bando 2024, la European Research Executive Agency ha ricevuto oltre 10.000 proposte: solo il 16,6% è stato selezionato, per un totale di 1.696 ricercatori post-doc finanziati, con un investimento complessivo di 417 milioni di euro.

Il progetto Cycloplastic Economy

All’interno dello Spoke 3 di MICS, Cycloplastic Economy sviluppa metodologie innovative per la depolimerizzazione e il riciclo chimico di poliesteri, poliammidi e poliuretani derivati da diversi comparti industriali (moda, arredamento, calzature, imballaggi). L’obiettivo è trasformare scarti plastici complessi in materie prime seconde di alta qualità, riducendo l’impatto ambientale della produzione e favorendo un’industria più circolare e sostenibile. I risultati attesi si collocano nei primi stadi di maturità tecnologica (TRL 1–4), con ricadute in termini di innovazione industriale, impatto ambientale e competitività europea.